La Storia
"Pazzianno, pazzianno..."
Gianni Sabatino
"Pazzianno, pazzianno..."
Gianni Sabatino
Sognare, Osare, Fare...
Così c'era scritto nel "Pallone", affettuoso soprannome dato alla struttura che ospitava i gruppi in caso di tempo inclemente e questo era lo spirito che muoveva tutti i volontari che per anni si sono sporcati le mani nei boschi di Aiello per regalare ospitalità agli Scout di tutta Italia.
Era il 1986 quando il bosco, in località “Acqua o’ Lupo”, nel territorio del Comune di Aiello del Sabato, fu individuato quale luogo ideale per attività e campi scout. Il gruppo AGESCI Avellino 1 strinse un solido rapporto con l’amministrazione locale iniziando ad utilizzarne una parte in cambio di pulizia e cura dei boschi. Con l’obiettivo di "lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato", numerose furono le ore dedicate a recuperare e buttare via rifiuti dall’area dalla quale ancora oggi sgorga acqua fresca nei pressi della fonte.
Ogni giorno ci si impegnava a conoscersi di più e nel 1989 il Comune di Aiello del Sabato consolidò il proprio rapporto con gli Scout. Il comune irpino, infatti, ospitò il San Giorgio di Zona, alla cui messa presieduta dal vescovo Pierro parteciparono più di mille persone. Dopo questo grande evento l’amministrazione locale decise di affidare al gruppo scout un’area a 100 metri dalla fonte, un terreno che allora impervio, con un sottobosco fitto e inospitale. Con la buona volontà di tanti e sotto la guida di Gianni Sabatino il terreno fu bonificato in tre mesi, ben presto furono installati tre container per consentire l’ospitalità; molti furono i materiali in precedenza utilizzati per alleviare le sofferenze degli irpini dopo il sisma del 1980 e recuperati nell’intera provincia per attrezzare la Base. Nel Comune di Sant’Angelo dei Lombardi fu individuata la struttura mobile che fu utilizzata per i momenti comunitari dei gruppi e delle associazioni ospitate.
Nel corso degli anni furono realizzati i piazzali, l’anfiteatro altare in grado di ospitare 450 persone, le piazzole, allacciata corrente e acqua calda, realizzati bagni per i disabili. Migliaia di Scout furono ospitati da tutta Italia, dal nord e dal sud. Una delle prime Basi Scout del meridione, intitolata a Padre Fernando Meoli, assistente ecclesiastico del gruppo Agesci Avellino 1.
A gennaio 2007 una prima battuta d’arresto, dei vandali imposero uno stop incendiando i dormitori con un atto di subdolo vandalismo. Nel giro di pochi mesi e grazie alla solidarietà di Scout e non da tutta la regione, delle amministrazioni e di alcune aziende locali la base fu rimessa in sesto potendo iniziare ad ospitare di nuovo.
Nel 2011 le attività della base furono messe in pausa, il Comune di Aiello lanciò l’impresa della realizzazione delle strutture che oggi compongono la Base assegnandola in comodato alla Regione AGESCI Campania.
Nel 2021 la base riapre all’ospitalità pronta ad ospitare sogni, corse sfrenate e urla di gioia: con la voglia di scrivere ogni giorno una storia sempre nuova lungo la strada che porta al successo.
Amico, confidente, confessore, Padre Fernando era tutto ciò che ognuno di noi cercava. Dal Lupetto all'Esploratore, dalla Guida al Rover e al capo, ognuno riceveva qualcosa, ognuno di noi aveva la certezza di dissetarsi a quella fonte di bontà, amore disponibilità.
C'è una frase che una volta lui ha detto e che mi ha sempre aiutato nella mia vita da Capo: "Quando fate la verifica del vostro operato a scuola, in famiglia, in associazione, partite sempre dai momenti positivi. Il resto vi riuscirà meglio".
Queste le parole di Gianni su Padre Fernando Meoli, a cui è stata intitolata la Base durante i suoi primi anni.
Laureato in sociologia, era stato più volte missionario in Brasile, nello Stato del Piauì, dove progettava di aprire un centro di accoglienza. Era professore all'istituto di Scienze Religiose, consigliere provinciale, pubblicista, assistente e animatore di varie associazioni parrocchiali. Nel 1984, diventa assistente ecclesiastico del gruppo Avellino 1, impegnandosi attivamente sia nei momenti religiosi che in quelli prettamente scout. la sua dote era quella di "tradurre in pratica la teoria del metodo scout, di fare catechesi con il quotidiano".
La Base Scout gli venne intitolata il 24 maggio 1994.